ebbro di cavalleresca tenerezza
in un giorno feriale di vacanza
sfociamo nel sole tiepido di un inverno anomalo
mi giro di novanta gradi per baciarti
finalmente dopo anni
ma tu chiudi le labbra e ridi:
«non sono mica quel che credi!»
così io mi ritraggo dignitoso
come quel gatto che va avanti
dopo aver mancato – vecchio e illuso –
un prode salto
© Daniele Martino 2022 | proprietà letteraria riservata