La poesia è una sorta di cucina metafisica. I poeti pensano a Dio, pensano al sé, al significato della vita e della morte ma, a differenza dei filosofi e dei teologi, non pensano a queste cose come se fossero separate dalla realtà della nostra vita. Tutto è connesso. Il sonno sacro e profano nello stesso letto.
Charles Simic
in “The New York Review of Books | la Lettura del “Corriere della Sera” #78