Era magra, bella e fanciullesca – ed era donna e ragazza allo stesso tempo. Rimase donna e ragazza allo stesso tempo sino all’ultimo giorno della sua vita. Sotto un’esteriorità solenne e gentile bruciavano inestinguibili fiamme di simpatia, energia, devozione, entusiasmo e affetto assolutamente illimitato. È sempre stata fragile nel corpo, e viveva nello spirito, la cui speranza e coraggio erano indistruttibili. Perfetta verità, perfetta onestà, perfetta sincerità. L’amore che ha donato a coloro che amava prendeva la forma della venerazione, e in quella forma era ricambiato.
Mark Twain ricordando la moglie, in Autobiografia da pubblicare cent’anni dopo la morte secondo la volontà dell’autore (Roma, Donzelli 2014), traduzione di Salvatore Proietti